GIORGIO ANTONUCCI

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Cominciai a capire che la medicina non funzionava quando entrai negli ospedali e mi accorsi che le relazioni con i vivi sono condotte con la stessa indifferenza che si ha verso i morti. E scoprii che la nostra medicina è un intervento sull’oggetto da accomodare. [...]

 Appare bizzarro, ed è terribile e disumano che, nel momento in cui una persona sta soffrendo, non ci sia il minimo interesse umano per quanto prova. È un modo che facilita la morte, un modo accettato passivamente da tutti, come se fosse naturale. L’ospedale così com’è oggi non risponde assolutamente alle necessità dei cittadini; è un luogo dove si va per essere riparati come degli oggetti, o dove si va a morire senza che nessuno prenda in considerazione il fatto che non siamo degli oggetti, bensì persone.(Giorgio Antonucci)

continua

RESIDUI MANICOMIALI

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Per il superamento definitivo dei manicomi il Telefono Viola ha sostenuto e pubblicizzato, in passato, i blitz che hanno scoperchiato la schifosa pentola dove ancora venivano violati i diritti umani e civili di più di 23.000 internati. Solo dopo che l'opinione pubblica è stata scossa dalle agghiaccianti denunce televisive dei suddetti blitz, Camera e Senato approvarono la definitiva chiusura dei manicomi entro la fine del '96.

Dai blitz nacque anche una rinnovata coscienza da parte di molte associazioni a vigilare in modo che la chiusura obbligatoria fosse accompagnata da soluzioni abitative che rispettassero le relazioni, a volte cinquantenarie, dei lungodegenti, e non li obblighi a nuove deportazioni.

Oggi, i residui manicomiali, sono costituti da molti SPDC ( Servizio psichiatrico di diagnosi e cura), reparti psichiatrici ospedalieri dove si perpetrano gli abusi psichiatrici più frequenti, dove si attiva il TSO ( trattamento sanitario obbligatorio)  o il TSV ( trattamento sanitario volontario), che non è altro, spesso, che il camuffamento del primo. Da questi reparti i degenti vengono poi rinchiusi, spesso a vita, in quel “manicomio chimico” costituito dall’uso degli psicofarmaci:“Oggi il manicomio non è più costituito da fasce, muri, sbarre, ma è diventato astratto, invisibile. Si è trasferito direttamente nella testa, nelle vie neurotrasmettitoriali che regolano i pensieri. Il vero manicomio, oggi, sono gli psicofarmaci”( Piero CiprianoIl manicomio chimico-Elèuthera-2015). Il Telefono Viola continua ad opporsi a tutto ciò, nel tentativo di restituire ad ogni individuo il diritto alla personale e immediata difesa, dentro e fuori i reparti psichiatrici, contro l’abuso “dell’arresto” psichiatrico e dell’ergastolo farmacologico.

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