Il Telefono Viola, contro gli abusi e le violenze psichiatriche, è stato fondato a Roma nell'ottobre del 1991, da Alessio Coppola, allora presidente del CEU, Centro di Ecologia Umana e Giorgio Antonucci, uno dei protagonisti della lotta per la liberazione dei degenti psichiatrizzati condotta negli anni settanta in Italia . L’attuale presidente è Anna Grazia Stammati, docente presso le istituzioni penitenziarie e presidente del CESP (Centro Studi Scuola Pubblica).
La prima questione, che fornisce le ragioni per l'80% di tutte le denunce, sono i trattamenti sanitari obbligatori (TSO): La Legge 180 del 13 maggio 1978, assorbita nella Legge 833, prevede il TSO come estrema ratio, solo se non vi sono alternative sanitarie di altro genere. Il primo articolo della legge infatti dichiara la sua ispirazione generale, affermando: "Il trattamento sanitario è volontario".
Il Telefono Viola per la persona
Lo Stigma
Insegnare ad accogliere le differenze
L'ultimo problema che crea molti abusi ed è causa di successive violenze è quello dello "spaccio" di diagnosi psichiatriche. La facilità e la leggerezza con cui si tacciano di schizofrenico e di deliranti, forme del tutto naturali di comportamento umano, o funzioni proprie del neoencefalo umano, come l'immaginazione, il sogno, l'inventiva, lo sdoppiamento dei ruoli ecc. è a dir poco sbalorditiva.
Il problema degli psicofarmaci è forse il più noto. Quello che si sa di meno è che i neurolettici hanno soltanto funzione di inibizione nervosa e muscolare attraverso una interferenza sui neurotrasmettitori delle sinapsi cerebrali. Non curano nulla, ma inibiscono o esaltano comportamenti linguistici, muscolari e funzioni cerebrali come il sogno, l'immaginazione e la memoria. Il risultato è che tra “i deficienti” a causa degli psicofarmaci e gli “zombi” a causa degli elettroshock c'è poco da stare allegri e fiduciosi.
Per il superamento definitivo dei manicomi il Telefono Viola ha sostenuto e pubblicizzato, in passato, i blitz che hanno scoperchiato la schifosa pentola dove ancora venivano violati i diritti umani e civili di più di 23.000 internati. Solo dopo che l'opinione pubblica è stata scossa dalle agghiaccianti denunce televisive dei suddetti blitz, Camera e Senato approvarono la definitiva chiusura dei manicomi entro la fine del '96.
Le convulsioni indotte elettricamente sono un trattamento mutuato da una concezione violenta della psichiatria e senza alcuna riprova scientifica, nonostante siano passati più di cinquant'anni dalla sue prime applicazioni (dal tramortimento dei maiali del mattatoio di Roma all'aggressione ai circuiti neuronali e mnestici del cervello umano nelle più asettiche cliniche private, che godono di sovvenzioni pubbliche e promettono una mitica "guarigione" a colpi di scosse elettriche).