Il caso Mastrogiovanni: “87 ore” per morire
morire, invisibili, sotto gli occhi di tutti. E’ il caso di Francesco Mastrogiovanni,maestro elementare di 58 anni, morto nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Vallo della Lucania, le cui ultime ore di vita vengono raccontate da Costanza Quartiglio nel suo film documentario “87 Ore”.
LA STORIA – Ecco la ricostruzione degli ultimi eventi di cui è stato protagonista Mastrogiovanni raccontati nel lavoro di Costanza Quartiglio. Il “maestro più alto del mondo” (come lo chiamavano i suoi alunni, ndr) il 30 luglio 2009 è stato visto sfrecciare in un’auto all’interno di un’area pedonale diAcciaroli, comune campano nel Cilento, con “lo sguardo perso nel vuoto”. Da qui, sostengono i familiari, è partita la richiesta del TSO (trattamento sanitario obbligatorio) da parte di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica (comune limitrofo ad Acciaroli. Vassallo è il ‘sindaco pescatore’ ucciso nel 2010 in agguato di sospetta matrice camorristica che è tuttora oggetto di indagini da parte della magistratura). Il TSO di Mastrogiovanni diventa esecutivo il giorno dopo, il 31 luglio, quando viene prelevato da un dispiegamento di forze dell’ordine presso una spiaggia del Cilento dove campeggiava.“Non portatemi all’ospedale di Vallo, lì mi ammazzano“: sarebbero queste le ultime ‘lungimiranti’ parole del maestro prima del ricovero. Ad ascoltarle una testimone poi sentita dai giudici. In ospedale Mastrogiovanni morirà il 4 luglio 2009 sotto lo sguardo delle telecamere. L’uomo era rimasto del tutto nudo per la maggior parte del tempo, precedentemente sedato (contenzione chimica) e poi legato al letto con fasce e bende per 87 ore consecutive (contenzione meccanica).Completamente inerme, ed incapace di muoversi autonomamente il maestro non sarebbe stato nutrito né dissetato.