Sui numeri 408 e 411 di“A”, rivista anarchica,sono state pubblicate due interviste sulla psichiatria, una fatta a Giorgio Antonucci da Moreno Paulon ( Psichiatria e potere), l’altra fatta a Piero Cipriano da Daniela Mallardi ( La dignità dei devianti), ringrazio per questo la redazione della rivista che pone sul tappeto la controversa e annosa questione “psichiatrica”, attraverso la diretta rappresentazione del pensiero di chi opera in quei contesti.
Lo psichiatra riluttante, Piero Cipriano, torna a raccontare di depressi, schizoidi, suicidi, hikikomori, nichilisti, rom, migranti, cristi in croce e anormali d’ogni sorta, nel suo terzo libro La società dei devianti (Elèuthera 2016). Lo fa senza perdere il tratto acuto di una scrittura leggera e di un pensiero critico che ha caratterizzato il suo esordio e completa, così, una trilogia che fornisce, anche ai non esperti, un quadro di insieme dei servizi di salute mentale e delle pratiche psichiatriche.